C’è sempre una prima volta per tutto e questa volta vi racconto di quando, appunto per la prima volta, la sposa sono stata io!
Il nostro matrimonio è stato organizzato in un tempo relativamente breve, il mio futuro marito mi ha fatto la proposta in occasione del mio compleanno, a fine gennaio, e abbiamo fissato la data per la fine di luglio.
Sono sempre stata sicura che avrei voluto sposarmi in una stagione che avesse un preciso carattere, piena estate oppure in inverno.
Questo per il semplice fatto che non avrei voluto avere dubbi su cosa indossare; la primavera e l’autunno hanno indubbiamente il loro fascino ma io sono troppo freddolosa per rischiare una giornata fredda di maggio 😉
Il nostro sogno era quello di vivere, insieme alle persone che ci vogliono bene, una festa allegra e rilassata, accompagnata da cibo di qualità e del nostro territorio e dove ci fosse spazio per tanta buona musica.
Il desiderio che gli ospiti si sentissero a proprio agio, coccolati e speciali è stato il filo conduttore di tutte le scelte che abbiamo fatto.
Come ho cercato di rendere, nella pratica, questo nostro desiderio?
Piccoli favors come i ventagli per combattere il caldo in chiesa, prenotazione delle camere vicino alla location per gli ospiti stranieri, nessuna lunga attesa, trasferta di un massimo di venti minuti in auto, birrette artigianali all’aperitivo e open bar alla sera, una baby- sitter che facesse giocare i bambini 😉
La ricerca della location ideale non è stata particolarmente lunga.
Conoscevo già Sara, Stefano e la Brigata di Due Colombe al Borgo Antico e sapevo che questa scelta sarebbe stata una garanzia.
La qualità delle materie prime nella definizione del menù, l’attenzione nel servizio, l’ascolto e la gentilezza sono punti fondamentali per me e li abbiamo ritrovati appieno .
Quello che aggiungerei è anche che la chiesa sconsacrata dove si è tenuta la cena è stata un fantastico piano B, tanto che nessuno degli ospiti si è reso conto del temporale che è arrivato proprio al momento del taglio della torta.
Per quanto riguarda la musica abbiamo creato tre momenti differenti:
– aperitivo con un trio swing-jazz
– musica dal vivo subito dopo il taglio della torta
– fine serata con dj set
Questo ci ha aiutato a rendere ancora più gioiosa la festa che volevamo vivere.
La scelta della palette colore è stato uno degli aspetti che oggi valuterei diversamente come vi ho raccontato qui. Mi sono lasciata guidare da una linea più sobria, oggi sarei più temeraria (Ahiahi è successo anche a te? Si, succede anche alle wedding planner 😉 ).
I colori delle nostre nozze sono stati verde salvia, bianco e oro, con un tema di foglioline che ricordasse gli ulivi del giardino.
Per le componenti grafiche abbiamo scelto un cartoncino martellato e una grafica che riprendesse, su ogni elemento, le foglioline scelte per il pattern. Un tocco prezioso sono state le buste dorate per le partecipazioni.
L’assegnazione dei posti è stata fatta con delle escort card personalizzate, dove gli invitati dovevano grattare il “bollino” dorato per scoprire il tavolo al quale accomodarsi.
Il mio abito da sposa è stato fatto su misura, con un modello essenziale ma romantico, in tulle e mikado di seta. Ho scelto di completare l’abito con un fascinator con veletta per cerimonia e cena e con una coroncina di fiori per il taglio della torta e la festa.
Riassumendo.
Le scelte migliori:
- mio marito <3
- scegliere una location che offrisse esattamente quello che desideravamo far vivere ai nostri ospiti
- ingaggiare una baby sitter che facesse giocare i bambini e destinare un tavolo soltanto a loro; i piccoli si sono divertiti e così anche i grandi
- dedicare molto spazio alla musica
Le scelte peggiori:
- non sfruttare questa occasione per provare altri 1000 abiti da sposa
- non essere più coraggiosa nella scelta della palette colore
- essere incinta al mio matrimonio 😉 (solo per la stanchezza a fine giornata e la nausea nel giorno della prova menù).
Fotografo: Andrea Riviera
Location: Due Colombe al Borgo Antico
Abito Sposa: Atelier25
Abito Sposo: Maurizio Miri
Fiori e allestimenti. Irene Fiori – Roberto Fiori Brescia
Musica: Elodea